La decisione è stata presa dalla prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Francesco Ciocia, in seguito alle richieste avanzate dagli avvocati difensori del nipote del boss, Luigi Mordacchini e Camillo Irace.

Giuseppe Di Lorenzo era stato destinatario, nel dicembre 2022, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Gabriella Lagozzo del tribunale di Napoli su richiesta della Dda per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Sessa Aurunca e limitrofi, insieme ad altri esponenti del clan dei Muzzoni.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’Arma della compagnia di Sessa Aurunca, gli indagati avrebbero gestito la vendita di stupefacenti in modo quasi monopolistico, principalmente nei vicoli di Sessa Aurunca. Grazie ai legami familiari con esponenti di spicco del clan dei ‘Muzzoni’, avrebbero impedito ad altri gruppi di entrare nel mercato della droga e minacciato gli assuntori affinché si rifornissero esclusivamente da loro.

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