0

La Procura di Napoli ha concluso le indagini su 48 persone di varie nazionalità coinvolte in una sofisticata truffa bancaria e postale che ha colpito ignare vittime in tutta Italia, con un bottino superiore ai 500.000 euro tra il 2016 e il 2019.

L’indagine, avviata dalla denuncia di un’azienda ligure che aveva subito una perdita di 61.000 euro, ha rivelato un intricato sistema di frodi gestito da una rete di individui in provincia di Caserta, divisi in quattro “cellule”.
Ogni gruppo aveva compiti specifici: dall’ottenere dati e codici di accesso ai conti delle vittime, all’isolamento delle reti telefoniche e al trasferimento di linee su nuove SIM attivate con documenti falsi. Le truffe coinvolgevano bonifici su conti intestati ai truffatori, con “money mules” incaricati di prelevare denaro o effettuare altri trasferimenti.
Le vittime, sparse per l’Italia, hanno subito ingenti perdite finanziarie. L’operazione ha visto 35 perquisizioni in tutto il paese e l’arresto di 4 individui per vari reati, tra cui falsificazione documentale e frode informatica. Il prossimo passo sarà la presentazione delle richieste di rinvio a giudizio da parte del pm.
Le accuse comprendono associazione a delinquere, riciclaggio, accesso abusivo a sistemi informatici e possesso di documenti falsi. Questo caso evidenzia la crescente sofisticazione delle truffe finanziarie e l’importanza delle azioni investigative per contrastarle.

Rapimento di un bambino a Brescia: corte d’appelo riduce ancora la pena, 3 anni e pochi mesi

Previous article

Prefetto di Napoli raduna il comitato per l’Ordine Pubblico dopo gli spari a Fuorigrotta

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.

More in Cronaca