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Nel parcheggio riservato alle persone con disabilità in zona Porta Valle a Jesi, Ancona, una pensionata di 74 anni è stata sorpresa a utilizzare un permesso contraffatto, appartenuto al marito defunto.

 

Questo episodio ricorda una truffa simile accaduta di recente con un uomo anconetano. Le autorità locali hanno denunciato la donna per falsificazione di autorizzazione amministrativa, le hanno rimosso l’auto, e le hanno inflitto una multa di 165 euro, oltre alla decurtazione di 4 punti dalla patente.

La polizia locale ha scoperto che il permesso originale era stato restituito al comune dopo la morte del marito della donna. Tuttavia, la vedova aveva fotocopiato il documento, plastificandolo per renderlo simile all’originale. Fortunatamente, i sospetti degli agenti sono stati confermati dalle banche dati, permettendo di intraprendere azioni contro la proprietaria del veicolo.

Questo incidente mette in luce la necessità di controlli più rigorosi per evitare abusi dei parcheggi riservati alle persone con disabilità. È essenziale che tali spazi siano utilizzati solo da coloro che ne hanno effettivamente bisogno, evitando che vengano sfruttati in modo ingiustificato. La vigilanza costante delle autorità è fondamentale per garantire che le regole vengano rispettate e che i diritti delle persone con disabilità siano tutelati.

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