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Il 4 giugno prossimo, davanti alla Corte d’Assise di Latina, avrà inizio il processo per l’omicidio di Marco Gianni, avvenuto il 13 aprile dello scorso anno. Gianni, 31 anni, è stato ucciso a colpi di fucile all’interno della sua azienda florovivistica a Sabaudia.

L’accusato, Riccardo Di Girolamo, ex convivente della compagna della vittima, è stato deferito per omicidio volontario e alterazione di arma comune da sparo. La Procura ha richiesto e ottenuto il processo con giudizio immediato, evidenziando la solidità delle prove raccolte dagli investigatori.
L’omicidio è avvenuto nel vivaio gestito dalla famiglia di Gianni, dove è stato colpito mortalmente da due colpi di fucile. Gli investigatori hanno ricostruito che i colpi fatali sono stati sparati da un fucile semiautomatico calibro 22, mentre il responsabile è stato individuato grazie alle testimonianze che evidenziavano dissapori e gelosia di Di Girolamo. Quest’ultimo è stato rintracciato e durante l’interrogatorio si è dichiarato pentito del suo gesto.
In occasione del primo anniversario della sua morte, gli amici di Marco Gianni hanno organizzato un’iniziativa per ricordarlo il 13 aprile. A Pontinia, dove era noto soprattutto per essere allenatore della squadra locale di volley, sarà inaugurata un’opera di street art intitolata “Il ragazzo che sapeva volare” realizzata dall’artista Nico (Nicola D’Amico).

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