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Nell’ambito di un’inchiesta sulla bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e mancato pagamento delle imposte, condotta dal Nucleo Pef di Milano, sono stati arrestati i fratelli Pasquale e Giuseppe Palamara.

Il Gip del Tribunale di Milano ha emesso un’ordinanza che ha permesso l’arresto dei due fratelli e di altre sette persone, tra cui l’ex sindaco di Borgomanero Giuseppe Cerutti. Il sequestro di 1,3 milioni di euro è stato disposto nei confronti dei nove principali indagati.
L’indagine ha rivelato che i fratelli Palamara, residenti rispettivamente a Meina e ad Arona, hanno portato al fallimento di società operanti nel settore del movimento terra e lavori stradali a Milano e nella provincia di Novara, sottraendo il patrimonio per impedire azioni di recupero da parte del fisco. Una delle società coinvolte è la Cave di Romagnano srl, precedentemente amministrata da Giuseppe Cerutti.
Secondo le indagini, i fratelli Palamara hanno ripetutamente spostato denaro attraverso la costituzione di nuove società, utilizzate per riciclare beni di provenienza illecita e ostacolarne l’identificazione. Queste società, tra cui una in Svizzera amministrata da prestanome, sono state utilizzate per drenare fondi a vantaggio personale dei fratelli Palamara.
La guardia di finanza ha eseguito numerose perquisizioni e sequestri, inclusi beni personali per un valore di 280mila euro appartenenti a Giuseppe Cerutti. L’indagine continua per individuare ulteriori responsabilità e recuperare i fondi sottratti illecitamente.

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