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I comuni si mobilitano nella lotta contro le frodi relative al superbonus, proponendo soluzioni innovative per il recupero delle risorse e la destinazione degli stessi. Secondo le ipotesi in discussione, le risorse recuperate verrebbero convogliate in un fondo specifico, destinato non solo all’edilizia, ma anche alle aree colpite da calamità naturali.

Il relatore del provvedimento, Giorgio Salvitti, evidenzia l’importanza di canalizzare efficacemente le risorse recuperate per creare un impatto positivo, anche in contesti gravemente colpiti dalla violenza della natura. La proposta di coinvolgere i comuni nei controlli rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta alle frodi, condivisa anche dal presidente della commissione finanze, Massimo Garavaglia.
Le audizioni delle varie associazioni e enti hanno evidenziato diverse criticità e proposte. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha sollevato la questione dei lavori in sospeso, chiedendo garanzie per coloro che hanno già avviato o completato i lavori. Confcommercio ha richiamato l’attenzione su una riforma organica sui bonus edilizi, suggerendo una strategia più ampia in linea con le direttive europee sulle case ecologiche.
Inoltre, i Tributaristi Int hanno sottolineato l’importanza di una legislazione strutturale sui bonus edilizi per garantire una gestione efficace e trasparente delle agevolazioni fiscali. Ilaria Bertini di Enea ha proposto soluzioni pratiche per ottimizzare i processi, evitando ritardi e complicazioni.
In sintesi, l’impegno dei comuni e degli enti coinvolti nella lotta alle frodi del superbonus testimonia un’azione concreta per garantire trasparenza e correttezza nei processi di incentivazione edilizia.

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