Nel primo caso, un cittadino pakistano è stato scoperto mentre sosteneva l’esame aiutato da un suggeritore esterno. Dopo aver superato la prova, la polizia ha trovato una microtelecamera occultata tra i suoi indumenti, in grado di inquadrare lo schermo sui quiz. Il dispositivo trasmetteva le immagini a terze persone che suggerivano le risposte esatte tramite auricolari. Durante le perquisizioni sono stati trovati diversi dispositivi, tra cui bluetooth, smartphone e capi di abbigliamento appositamente confezionati per nascondere l’attrezzatura.

Nel secondo caso, un altro candidato è stato fermato dagli agenti della polizia stradale di Pesaro mentre utilizzava un telefono cellulare collegato a un microfono nascosto sulla spalla sinistra. Anche in questo caso, è stata trovata una microtelecamera nascosta nei bottoni degli abiti, collegata a un modem video wireless e a un auricolare inserito nell’orecchio.

Entrambi i candidati sono stati denunciati per truffa e le strumentazioni sono state sequestrate.

Questa frode agli esami di guida evidenzia la necessità di rafforzare i controlli e la sorveglianza durante le prove per garantire l’integrità del processo di ottenimento della patente di guida.

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