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I controlli ambientali sulle navi mercantili stanno diventando sempre più rigorosi. Recentemente, due armatori sono stati multati con 30mila euro ciascuno per l’uso di combustibili marini contenenti eccessivo zolfo.

Le ispezioni, condotte dalla Guardia Costiera di Ravenna, hanno rivelato che le navi superavano i limiti consentiti di emissioni inquinanti, violando normative internazionali e nazionali sull’ambiente marino.

Questa azione rientra nel quadro delle iniziative volte a proteggere l’ambiente marino, promosse dal Marine Environment Protection Committee (MEPC) dell’International Maritime Organization (IMO) fin dal 2018. L’obiettivo è ridurre gradualmente le emissioni dannose prodotte dalle navi, imponendo regole più rigide e promuovendo l’adozione di tecnologie avanzate. Tra queste tecnologie vi sono gli scrubber, catalizzatori approvati, e la transizione verso carburanti più puliti come il gas naturale liquefatto (GNL) o altre alternative come il GPL, il metanolo o l’idrogeno.

Queste misure non solo contribuiscono a ridurre l’inquinamento atmosferico e marino, ma anche a migliorare la salute pubblica e la qualità della vita nelle aree costiere. È essenziale che armatori e operatori marittimi rispettino rigorosamente le norme ambientali per preservare gli ecosistemi marini e mitigare gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana.

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