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Le forze dell’ordine hanno messo fine alle attività illecite di un anziano torinese, noto come il “dio dell’oro”, nel quadro dell’operazione “Mida” coordinata dalla Procura della Repubblica di Ivrea. L’86enne, già con un passato criminale, è stato posto ai domiciliari dopo l’arresto, con cinque obblighi di dimora e tre denunce a persone in libertà.

L’uomo è stato accusato di gestire un intricato sistema di ricettazione di oro proveniente da attività criminali. Le indagini hanno rivelato che egli frequentava abitualmente i campi nomadi di Ivrea, Chivasso e Verolengo, dove valutava e acquistava monili rubati. Successivamente, piazzava il bottino presso compro-oro compiacenti nella provincia di Torino.
Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno trovato presso la residenza dell’anziano strumenti tipici del mestiere, come bilancini di precisione e acido reagente. Inoltre, sono stati rinvenuti ricetrasmittenti, denaro contante, monili d’oro e altro materiale utilizzato per perpetrare i crimini.
Le attività investigative hanno anche svelato il coinvolgimento degli indagati in altri reati, inclusi furti in abitazione e rapine. In un caso, il metodo del “finto carabiniere” è stato utilizzato per ingannare un’anziana a Novara, mentre in altri casi si sono spacciati per operai del gas. Complessivamente, sono stati recuperati 566 grammi di oro.
Questo arresto rappresenta un duro colpo contro il crimine organizzato e dimostra l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la magistratura nel contrastare la criminalità. La comunità può ora sentirsi più sicura sapendo che un importante canale di ricettazione è stato chiuso.

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