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Torino si unisce alle città italiane che vietano il fumo all’aperto, introducendo una normativa che proibisce di accendere una sigaretta o svapare a una distanza inferiore a 5 metri dalle altre persone, a meno che non ci sia un consenso esplicito da parte loro.

Questa nuova norma avrà effetto in varie situazioni quotidiane, come alla fermata del bus, nei dehors dei locali, durante le manifestazioni e nei parchi, qualora ci siano altre persone nelle vicinanze. Il consiglio comunale di Torino ha recentemente approvato questa delibera, modificando il Regolamento di polizia urbana. Chi trasgredisce rischia una multa di 100 euro.
Sebbene altre città italiane abbiano già adottato divieti simili, come Milano e Modena, al momento non esiste una normativa nazionale in materia. Pertanto, ogni comune procede in modo autonomo.
La proposta di delibera a Torino è stata avanzata da Silvio Viale, capogruppo di +Europa e Radicali, e è stata approvata quasi all’unanimità. Il divieto entrerà in vigore dopo la pubblicazione su albo pretorio, prevista fra un paio di settimane.
Questa misura mira a ridurre l’impatto del fumo, considerato ancora la principale causa di patologie oncologiche. Tuttavia, viene garantita la possibilità di fumare all’aperto solo previo esplicito consenso di tutti i presenti.
Torino segue così l’esempio di altre città italiane nel promuovere la salute pubblica e il benessere dei cittadini attraverso politiche anti-fumo sempre più stringenti.

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