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Il 16 aprile 1973 rimane impresso nella memoria collettiva per l’incendio provocato da militanti di Potere Operaio alla casa di Mario Mattei, segretario del Movimento Sociale Italiano nel quartiere popolare di Primavalle a Roma.

In quell’atroce evento persero la vita due giovani innocenti: Virgilio, militante dei Volontari nazionali, e Stefano, di soli 10 anni, bruciato vivo tra le fiamme. Questo tragico episodio, segnato dall’odio politico, continua a suscitare orrore e indignazione.
Nel 51º anniversario della strage, la premier Giorgia Meloni ha rinnovato il dovere di non dimenticare e di condannare senza ambiguità la crudeltà degli anni di piombo. Il suo appello per una società libera da odio e violenza politica risuona con forza, mentre ricorda le vite spezzate di Virgilio e Stefano Mattei.
Nonostante le condanne inflitte agli autori dell’incendio, ormai prescritte, Meloni ribadisce l’importanza di mantenere viva la memoria di questo tragico evento. Il suo impegno per la giustizia e la pacificazione nazionale si traduce in un appello a evitare il pericolo di ricadute, conducendo l’Italia verso una piena e vera pacificazione nazionale.
In questo momento di riflessione, il ricordo delle vittime e il sostegno alle loro famiglie rimangono imprescindibili. L’associazione Fratelli Mattei continua a perseguire l’obiettivo di giustizia e pace, seguendo l’esempio di Anna Mattei, una donna straordinaria che ha lottato instancabilmente per la verità e la giustizia per i suoi figli.

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