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Nel cuore della movida estiva, un locale di Marina di Montemarciano è stato oggetto di un blitz da parte delle autorità locali. Ciò che in apparenza sembrava una serata di divertimento, si è rivelato un cocktail di illegalità.

Il locale, trasformato in una discoteca improvvisata, era frequentato da circa 200 persone ballanti al ritmo della musica afro. Tuttavia, la festa è stata interrotta bruscamente quando Polizia e Finanza sono intervenute.
Durante l’ispezione, è emersa una serie di violazioni. Una ragazza è stata sorpresa con hashish nascosto in un portasigarette, tentando invano di sbarazzarsene gettandolo dalla finestra. La perquisizione della spiaggia limitrofa ha portato al rinvenimento di ulteriori sostanze stupefacenti, inclusa cocaina. Ma le irregolarità non finiscono qui.
Le Fiamme Gialle hanno scoperto un’economia sommersa di lavoro, con almeno 5 dipendenti, inclusi i deejay della serata, totalmente in nero e privi di qualsiasi documentazione legale. Questo sottolinea una serie di rischi legati alla sicurezza della struttura, considerando che si tratta di una “palafitta” in legno sulla spiaggia.
Questo episodio solleva gravi preoccupazioni sulla sicurezza pubblica e sull’etica lavorativa. È essenziale che le autorità locali intensifichino i controlli per preservare l’ordine pubblico e garantire il rispetto delle normative sul lavoro e sulla sicurezza. Solo così sarà possibile assicurare un ambiente sicuro e regolare per gli avventori e i lavoratori.

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