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Nel tribunale di Bari, nove membri del clan Strisciuglio sono stati condannati per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni del titolare di una carrozzeria nel quartiere Palese. Le pene variano da 20 anni a 3 anni e 4 mesi di reclusione.

Tra i condannati con le pene più severe figurano Saverio Faccilongo, Giuseppe Caizzi e Giovanni Sgaramella, ritenuti tra i capi del clan, condannati a 20 anni di reclusione ciascuno. Altri imputati hanno ricevuto pene inferiori, tra cui Pietro Mercoledisanto con 6 anni e 4 mesi di carcere, Giovanni Tritto e Vito Antonio Catacchio con 6 anni di reclusione.
L’accusa ha sottolineato che nel corso degli anni i membri del clan hanno costretto il titolare della carrozzeria a effettuare lavori senza pagamenti e a consegnare somme di denaro, utilizzate come contributo per il capo detenuto del clan e per le spese legali dei membri in carcere.
Le condanne riflettono la gravità delle azioni compiute e l’agevolazione mafiosa attribuita al clan. Questo verdetto rappresenta un passo importante nella lotta contro il crimine organizzato e dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare l’estorsione e proteggere le vittime.

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