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Sei individui di diverse nazionalità, tra cui iraniani, filippini e bengalesi, sono stati arrestati a Roma per traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, provenienti da Teheran e nascoste all’interno di scatole di biscotti tipici iraniani.

La banda, guidata da un panettiere iraniano, era in contatto con trafficanti connazionali, che sfruttavano turisti ignari in partenza per Roma per nascondere la droga nei dolci.
L’arresto è avvenuto dopo che a giugno 2021 è stato fermato un individuo bengalese con quasi mezzo chilo di Shaboo, proveniente dai canali di rifornimento del panettiere iraniano già ai domiciliari. Quest’ultimo coordinava la distribuzione dello stupefacente e aveva contatti con i fornitori in Iran, sfruttando i permessi per incontrare i complici. In precedenza, nel dicembre di tre anni fa, i carabinieri avevano scoperto quasi cinque chili di droga nascosti nel doppio fondo di confezioni di dolci tipici iraniani, destinati a turisti in partenza per Roma.
Questa operazione ha portato al sequestro complessivo di 21 chili di metanfetamine e ha coinvolto 13 persone indagate. La banda operava in modo organizzato e pericoloso, mettendo a rischio non solo la salute degli ignari consumatori, ma anche la vita stessa degli sfruttati turisti, rischiando la pena di morte prevista in Iran per questo genere di reati.

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