Dopo il rifiuto di vari centri congressi di ospitare l’evento, gli organizzatori si sono trovati costretti a fermare gli interventi di figure politiche di rilievo come Viktor Orban e Nigel Farage. La polizia belga ha fatto irruzione nella sala del Claridge, dove era in corso il summit, costringendo i promotori ad annullare l’evento per evitare possibili disordini pubblici.

La decisione di bloccare il NatCom è stata presa dal sindaco socialista di Saint-Josse-ten-Noode, Emir Kir, il quale ha emesso un’ordinanza per vietare l’evento, dichiarando che “l’estrema destra non è la benvenuta” nel suo comune. Questa azione è stata presa in accordo con le autorità locali e l’Organismo di coordinamento per l’analisi delle minacce del Belgio.

Il summit, organizzato da Francesco Giubilei, ex consigliere del ministro della Cultura italiano, avrebbe dovuto accogliere anche altri esponenti del conservatorismo europeo, tra cui Mateusz Morawiecki e Suella Braverman. Tuttavia, la presenza di Orban e Farage ha suscitato polemiche e proteste, culminate nell’annullamento dell’evento.

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