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L’Università di Cambridge ha fatto un passo avanti significativo nella lotta contro il Parkinson. Grazie all’intelligenza artificiale, i ricercatori hanno scoperto cinque composti chimici che potrebbero portare a nuovi farmaci per questa malattia debilitante

Utilizzando un programma di intelligenza artificiale, il team ha analizzato una vasta libreria chimica contenente milioni di composti, identificando quelli con il potenziale per bloccare l’aggregazione della proteina alpha-sinucleina, associata al Parkinson. Questa scoperta offre nuove speranze per il trattamento della malattia, che spesso richiede mesi o addirittura anni per trovare soluzioni efficaci.
Il metodo innovativo utilizzato, basato sull’IA, ha permesso uno screening rapido e accurato, accelerando notevolmente il processo di identificazione dei candidati farmacologici più promettenti. Questo progresso dimostra il potenziale rivoluzionario dell’intelligenza artificiale nel campo della medicina, aprendo la strada a nuove opportunità per la ricerca e lo sviluppo di terapie più efficaci.

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