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I pediatri milanesi, guidati dal direttore del Dipartimento di Pediatria dell’ospedale Buzzi, Gian Vincenzo Zuccotti, hanno preso posizione a favore della statua raffigurante una donna che allatta il suo bambino, al centro di polemiche recenti.

Nella loro lettera al sindaco di Milano, essi difendono il messaggio di vita e non di parte che la statua rappresenta, sottolineando che la maternità non dovrebbe essere un tabù, ma piuttosto una cosa naturale.
La statua, intitolata “Dal latte materno veniamo” e realizzata da Vera Omodeo, è stata oggetto di controversie quando la commissione tecnica di Palazzo Marino ha bocciato la proposta di esporla in uno spazio pubblico, affermando che i valori rappresentati non erano universalmente condivisibili. Questa decisione ha scatenato polemiche politiche e ha portato l’opera ad essere invitata al Senato e alla Regione Lombardia.
I pediatri ritengono che l’esposizione pubblica della statua sia un’opportunità per sensibilizzare sulla maternità, specialmente in un momento in cui la denatalità è un problema rilevante. Essi sottolineano l’importanza dell’allattamento come prima fonte di protezione per il neonato e credono che rendere visibile questo gesto possa far riflettere sulla maternità nel suo complesso.
Nonostante riconoscano che alcune donne non possano allattare per motivi contingenti, i pediatri sostengono che la statua rappresenti un messaggio importante per tutti. Essi credono che portare avanti questo tema umanitario sia non solo importante, ma anche doveroso per sensibilizzare le istituzioni e la comunità sul valore della maternità e dell’allattamento.
**Titolo: La Statua della Discordia: Pediatri Milanesi difendono il Messaggio di Vita della Donna che Allatta**

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