In Italia, istituzioni come l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e associazioni come la Società Italiana di Alcologia (Sia) si uniscono per diffondere la cultura della prevenzione e della responsabilità individuale e sociale.

L’Italia conta circa 36 milioni di consumatori di alcol, di cui 3,7 milioni sono binge drinker, persone che bevono per ubriacarsi. Preoccupante è il dato sui minori, con 104 mila giovani che praticano binge drinking. L’alcol rappresenta il terzo fattore di rischio per malattie e morte prematura nel Paese, dopo fumo e ipertensione arteriosa.

Negli Stati Uniti, il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism ha proclamato aprile come mese della sensibilizzazione sull’alcol, evidenziando che l’abuso di alcol è una delle principali cause di morte prevenibile tra i giovani.

Gli adulti giocano un ruolo chiave nel plasmare l’atteggiamento dei giovani verso l’alcol. Dimostrare un comportamento responsabile e proteggere i minori dall’abuso di alcol è fondamentale per prevenire gravi problemi di salute e le conseguenze negative sul cervello.

Uno studio recente indica che l’abuso di alcol aumenta il rischio di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson, accanto ad altri fattori come diabete e inquinamento atmosferico. Questo sottolinea l’importanza di un approccio olistico alla salute del cervello, considerando anche lo stile di vita e il consumo di alcol.

La prevenzione rimane la migliore difesa contro gli effetti dannosi dell’abuso di alcol. Educare, sensibilizzare e adottare comportamenti responsabili sono fondamentali per proteggere la salute individuale e collettiva.

From ItaliaTg24, post Lotta all’abuso di alcol: prevenzione e rischi della dipendenza