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Il dolore che Gino Cecchettin porta dentro è una presenza costante dalla tragica perdita di sua figlia Giulia, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Inizialmente, Cecchettin ammette di aver provato il desiderio di vendetta, ma poi si è concentrato sull’amore per sua figlia, facendo svanire ogni sentimento di rabbia e odio.

Ogni mattina, Cecchettin passa davanti alla camera di Giulia. Questo momento è pieno di sofferenza, ma diventa anche una fonte di forza. Riesce a trovare la forza di affrontare la giornata, di parlare in pubblico, di sostenere la Fondazione presso le Università e persino di concedersi momenti di felicità come mangiare una pizza. Ha il dovere di essere forte per i suoi altri due figli e per onorare la memoria di Giulia.
Le sue parole, condivise durante un dialogo con Viola Giannoli al Palazzo Reale durante l’evento “Repubblica delle Idee”, riflettono una profonda determinazione a trasformare il dolore in una forza positiva. Cecchettin vuole che la memoria di Giulia sia un faro di luce nel suo cammino, e questo gli dà la forza di vivere il suo dolore secondo i suoi tempi e le sue modalità.

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