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La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza che potrebbe rivoluzionare l’accesso alle case pubbliche in Italia. La Consulta ha dichiarato incostituzionale una legge della Regione Veneto che imponeva il requisito di una lunga residenza per ottenere alloggi pubblici.

Secondo la Corte, questo requisito viola il diritto inviolabile all’abitazione, che è fondamentale per garantire la dignità umana. È stato giudicato irragionevole negare l’accesso alle case pubbliche a chi, italiano o straniero, non risiede nel territorio regionale da almeno cinque anni al momento della richiesta.
Questa decisione apre la strada a una maggiore inclusione sociale e potrebbe avere un impatto significativo sulle politiche abitative in tutta Italia. Garantire l’accesso equo alle case pubbliche è essenziale per assicurare a tutti un livello adeguato di sicurezza abitativa e per rispettare i diritti fondamentali di ogni individuo.

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