Al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, una drammatica vicenda ha scosso le istituzioni.

Tredici agenti della penitenziaria sono stati arrestati, mentre altri otto sono stati sospesi dal servizio, su disposizione del gip di Milano Stefania Donadeo. Le accuse riguardano maltrattamenti aggravati, torture, lesioni, falso ideologico e persino tentata violenza sessuale ai danni di detenuti minorenni.

Le indagini hanno rivelato pestaggi e violenze perpetrati nei confronti di dodici ragazzi, avvenuti sia in un ufficio specifico che in celle di isolamento, prive di telecamere. Le testimonianze di psicologi, madri e ex detenuti hanno contribuito a mettere in luce questa tragica realtà, mentre la polizia ha collaborato attivamente per raccogliere prove attraverso intercettazioni e acquisizioni di telecamere interne.

Il procuratore di Milano Marcello Viola ha definito la vicenda “dolorosa”, sottolineando l’importanza di fare luce su questi fatti per garantire il rispetto della legge e migliorare le condizioni carcerarie, specialmente per i minori. I sindacati della polizia penitenziaria si sono dichiarati sgomenti e increduli, mentre il sindaco di Milano Bepe Sala ha evidenziato la necessità di un’attenta analisi della situazione e delle responsabilità.

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