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Nelle prime ore di lunedì mattina, un’azione condotta dal Comando provinciale dei carabinieri di Verona ha portato all’arresto di 13 individui, di nazionalità italiana e albanese, accusati di gestire un vasto traffico di cocaina nella Valpolicella e nella provincia di Verona.

Tre persone sono in carcere, mentre altre dieci sono agli arresti domiciliari. Questa operazione è stata il culmine di un’indagine avviata nel 2022.
La rete di spaccio, secondo le indagini, partiva da un locale pubblico di San Pietro in Cariano, diffondendosi poi in tutta la provincia di Verona. Le autorità hanno notato un aumento delle attività illegali nel febbraio del 2022, quando un cittadino italiano è stato arrestato a Sant’Ambrogio di Valpolicella con due pistole, una delle quali con la matricola abrasa, nascoste nelle cassette antincendio del suo condominio.
Le attività investigative hanno già portato all’arresto di 5 persone in flagranza di reato, al sequestro di 500 grammi di cocaina e di più di 12 mila euro, ritenuti provento del traffico di droga. Si sospetta che gli indagati abbiano anche agito in modo estorsivo per recuperare crediti dai loro “clienti”.
Una parte significativa di questa operazione è stata il sequestro di un noto ristorante, sospettato di essere stato il centro di approvvigionamento e distribuzione della droga. Inoltre, durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati altri 105 grammi di cocaina, con un’ottima purezza.
Gli arrestati dovranno rispondere delle accuse di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti e verranno interrogati nei prossimi giorni dagli inquirenti.

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