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Il 5G è un argomento che continua a suscitare interesse e controversie in tutto il mondo, e l’Italia non fa eccezione. Mirella Liuzzi, ex sottosegretaria, ha recentemente attirato l’attenzione come consulente strategica per Huawei, uno dei principali fornitori cinesi di tecnologia 5G.

Già nota per aver tenuto posizioni divergenti rispetto alle indicazioni dell’Unione Europea e degli Stati Uniti sui fornitori del 5G durante il suo mandato come sottosegretaria, Liuzzi è ora al centro delle discussioni riguardanti il coinvolgimento della Cina nel panorama tecnologico italiano.

Nel 2018, durante il 5G Summit, Liuzzi aveva elogiato Huawei per l’organizzazione dell’evento, dimostrando un interesse precoce per le potenzialità della tecnologia 5G. Oggi, dopo sei anni dalla sua dichiarazione, lavora direttamente con Huawei come consulente strategica per i progetti di marketing e comunicazione in Europa.

La sua nomina solleva interrogativi sulla relazione tra Italia e Cina nel settore tecnologico, soprattutto considerando le tensioni geopolitiche e le preoccupazioni sulla sicurezza legate all’utilizzo della tecnologia 5G di provenienza cinese.

Mentre l’Italia cerca di bilanciare le opportunità offerte dalla tecnologia 5G con le preoccupazioni sulla sicurezza e la dipendenza da fornitori stranieri, la nomina di Liuzzi rappresenta un ulteriore capitolo nella complessa narrazione del ruolo della Cina nel futuro tecnologico del paese.

Le ultime notizie in diretta dal Panorama Inter e Intra Nazionale.

 


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