Le imminenti elezioni europee del 2024 si delineano come il più grande banco di prova per l’Unione Europea degli ultimi trent’anni. Minacciata dall’esterno da Putin e dall’interno da forze disgregatrici, l’UE si trova a un crocevia cruciale.

Attualmente, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si prepara per una possibile riconferma. Tuttavia, la sua posizione è delicata: senza il sostegno dei socialisti, la maggioranza potrebbe vacillare, con soli 338 seggi su 720, pari al 46,9% del totale.

Per comprendere il quadro complessivo, è cruciale analizzare i segnali provenienti dai vari scenari politici europei. Mentre alcuni ritengono probabile una conferma di Von der Leyen, altri indicano la necessità di una maggioranza qualificata al Consiglio, che potrebbe essere incerta date le divergenze politiche.

La coalizione che sosterrà Von der Leyen dovrà navigare tra molte incertezze. Attualmente, il PPE, i socialisti e i liberali detengono una maggioranza relativa, ma l’affermazione dei partiti euroscettici e il declino di altri potrebbero mettere in discussione questa alleanza.

Per garantirsi il sostegno necessario, Ursula von der Leyen si trova di fronte a una scelta cruciale: allearsi con i Verdi a sinistra o con i Conservatori a destra. La decisione non solo influenzerà la sua rielezione, ma anche il futuro politico dell’Unione Europea.

Tuttavia, una terza opzione potrebbe cambiare radicalmente il panorama politico: trasformare le elezioni in un referendum sull’unità contro Putin e le forze disgregatrici. Questo potrebbe aprire la strada a una coalizione più ampia, inclusiva di tutte le forze atlantiste, e consentire la formazione di una Commissione di “unità euro-atlantista”.

In conclusione, le elezioni europee del 2024 si presentano come un momento cruciale per l’Unione Europea, in cui si deciderà il suo destino e il suo ruolo nel panorama geopolitico mondiale.

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