Un detenuto conosciuto per comportamenti violenti ha scatenato il caos nel carcere di Salerno, appiccando il fuoco nella sua cella per ben tre volte in un solo giorno.

Secondo il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), l’uomo sarebbe “pericoloso per la gestione del carcere” e avrebbe cercato di essere trasferito nel Reparto Articolazione Mentale.

Nel corso della giornata, ha non solo dato fuoco alla sua cella più volte, ma ha anche aggredito gli agenti intervenuti. Ha sputato, lanciato una sedia ferendo un agente, minacciato un ispettore e colpito un altro agente. La situazione è stata così difficile che i poliziotti hanno avuto difficoltà a portarlo in infermeria, dove ha continuato a seminare il caos.

Il Sappe denuncia la situazione critica nel carcere di Fuorni, sottolineando la stanchezza e la demotivazione del personale a causa della mancanza di soluzioni concrete per gestire detenuti violenti come questo. Il sindacato chiede il trasferimento del detenuto fuori regione e critica l’inerzia delle autorità competenti.

L’episodio di Salerno si inserisce in un contesto più ampio di violenze nei carceri italiani, evidenziando la grave carenza di personale e l’inadeguatezza delle strutture. È urgente un intervento del governo per garantire la sicurezza di detenuti e agenti.

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