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A quasi trent’anni dalla morte di Paolo Panigada, noto come Feiez, membro polistrumentista di Elio e le storie tese, Stefano Belisari, conosciuto come Elio, ha condiviso toccanti ricordi dell’amico scomparso.

In un’intervista al Corriere della Sera, Elio ha raccontato il dolore di assistere alla tragica morte di Feiez durante una performance, descrivendo quel momento come la perdita di un pezzo di sé.

Feiez, nato a Crema nel 1962, era un talentuoso musicista che ha suonato non solo con Elio e le storie tese, ma anche con molti altri artisti italiani, lavorando come tecnico del suono e suonatore in diverse band. Il suo contributo artistico e umano è stato fondamentale per la band, tanto che è stato soprannominato affettuosamente Panino, dedicando a lui il coro finale di “Tapparella”, uno dei successi più celebri del gruppo.

La morte di Feiez è rimasta impressa nella memoria di Elio e dei suoi compagni come uno dei momenti più dolorosi della loro storia. Il ricordo di quel giorno resta ancora vivo, mentre il gruppo si prepara per il Concertozzo, un evento benefico che si terrà allo stadio Brianteo di Monza il 26 maggio, mirato a raccogliere fondi per associazioni che si occupano di autismo. Questa iniziativa è particolarmente significativa per Elio, che ha un figlio autistico, Dante, e ha sempre sostenuto la causa dell’autismo attraverso la musica e l’attivismo.

Il legame profondo con Feiez e l’impegno per sostenere le associazioni che si occupano di autismo dimostrano la natura empatica e solidale di Elio e le storie tese, trasformando il ricordo di un amico perduto in un’opportunità per fare del bene.

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