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Un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Treviso ha rivelato un intricato schema di evasione fiscale, coinvolgendo quattro amministratori stranieri responsabili della gestione di un emporio specializzato nella vendita di articoli casalinghi.

Secondo le indagini, questi amministratori avrebbero utilizzato il metodo “apri e chiudi” per eludere il pagamento delle tasse, trasferendo sistematicamente personale, attrezzature e magazzino in nuove imprese costituite ad hoc.

Il modus operandi era semplice ma efficace: ogni volta che l’emporio accumulava debiti con l’erario, veniva avviata la costituzione di una nuova impresa. Questo consentiva alla nuova gestione di ripartire da zero senza il peso delle pendenze tributarie accumulate dalla precedente. Il tutto avveniva mantenendo sostanzialmente invariata l’attività commerciale, con lo stesso luogo, clientela e fornitori.

In seguito alle indagini, sono stati denunciati per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte i quattro amministratori coinvolti nel caso. Inoltre, sono stati eseguiti sequestri preventivi per un valore di circa 300 mila euro, equivalenti alle imposte evase. Questi sequestri hanno interessato disponibilità finanziarie, immobili, autovetture e partecipazioni societarie.

L’operazione della Guardia di Finanza mira a contrastare la concorrenza sleale nel mercato, proteggendo gli operatori economici onesti e rispettosi delle regole. Il ricorso a imprese “di comodo” permetteva di praticare prezzi più bassi, danneggiando le imprese che operano nel rispetto della legge e che devono sostenere costi maggiori.

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