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Le autorità di Foligno, con il supporto della Polizia stradale e dell’Agenzia delle dogane di Perugia, hanno smascherato una frode fiscale sull’IVA del valore di 2,5 milioni di euro.

Una società operante nella vendita di auto di lusso importate dalla Germania è al centro delle indagini, con la vendita di oltre 500 autovetture per un valore complessivo di 8 milioni di euro.

Le auto, tra cui prestigiosi modelli come Maserati, Porsche, Alfa Romeo e Mercedes, venivano acquistate in Germania e rivendute in Italia attraverso un autosalone plurimarche. I clienti, ignari della frode, subivano conseguenze involontarie.

Undici persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Spoleto per dichiarazione fraudolenta e omissione di dichiarazione IVA. I titolari delle società “cartiere”, con sedi fittizie in diverse province italiane, sono tra i principali indagati.

L’inchiesta ha rivelato un intricato sistema di falsificazione documentale e di nazionalizzazione delle auto al di fuori del territorio umbro. La collaborazione con le autorità doganali tedesche ha permesso di ottenere prove documentali che confermano la frode.

Oltre alle conseguenze legali, gli indagati rischiano sanzioni fino a 9 milioni di euro. Circa 70 acquirenti coinvolti, residenti in varie città italiane, hanno confermato di non aver autorizzato le transazioni.

Questa frode, che coinvolge auto di lusso e un’organizzazione complessa, dimostra l’importanza della vigilanza delle autorità nel contrastare attività illecite e proteggere l’integrità del sistema fiscale.

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