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La Procura di Termini ha ampliato il numero degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo legato alla tragedia di Casteldaccia, in cui cinque operai hanno perso la vita e altri due sono rimasti feriti.

Oltre al titolare della Quadrifoglio group, Nicolò Di Salvo, ora sono coinvolti anche Gaetano Rotolo, direttore dei lavori dell’Amap, e Giovanni Anselmo, amministratore unico della Tek infrastrutture srl di San Cipirello.

Secondo gli accertamenti finora effettuati, i lavoratori sarebbero stati esposti a un gas tossico all’interno di una vasca di sollevamento delle acque reflue, dove non avrebbero mai dovuto entrare, soprattutto senza le necessarie maschere di protezione. La tragedia ha suscitato una profonda indignazione e ha portato ad un’inchiesta serrata per individuare le responsabilità.

Anselmo, amministratore unico della Tek infrastrutture srl, avrebbe vinto una gara d’appalto con l’Amap e subappaltato una parte degli interventi alla Quadrifoglio di Partinico. Rotolo, dipendente della società che gestisce gli impianti, era presente durante i lavori secondo il racconto di un operaio sopravvissuto.

La comunità ha espresso il proprio cordoglio per le vittime, come nel caso del funerale di Roberto Raneri, celebrato con una grande folla partecipante. L’arcivescovo di Trapani ha sottolineato l’importanza della solidarietà e della speranza nella ricostruzione del dolore delle famiglie coinvolte.

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