Il governatore sospeso della Liguria, Giovanni Toti, affronta il momento cruciale della sua difesa dopo nove giorni di silenzio.

L’interrogatorio con i pm è previsto per il 27 o il 28 maggio, date cruciali che potrebbero segnare il suo destino politico e giudiziario. Toti, accusato di corruzione, ribadisce la sua innocenza e dichiara di non avere intenzione di dimettersi. Si prepara a presentarsi in procura per affrontare le domande degli inquirenti, cercando di ottenere la revoca della misura cautelare.

La procura ha imposto tempi serrati per le audizioni, coinvolgendo anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, una figura chiave nella vicenda. Toti cercherà di chiarire le accuse sostenendo di essere stato vittima della pressione dell’imprenditore Aldo Spinelli. La sua difesa sostiene che le promesse fatte a Spinelli erano vaghe e irrealizzabili, e che il governatore non ha agito unicamente a favore dell’imprenditore.

La strategia legale è chiara: presentarsi in procura, attenuare le accuse e ottenere la revoca della custodia cautelare. Tuttavia, sul fronte politico, il futuro di Toti rimane incerto.

La sua maggioranza potrebbe non essere disposta a riaccoglierlo dopo le gravi accuse di corruzione.

La decisione finale di Toti sul suo destino politico sarà presa dopo aver consultato i suoi alleati, ma è chiaro che il suo ritorno alle funzioni pubbliche non sarà facile, specialmente considerando il contesto delle accuse.

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