La Guardia di Finanza di Milano ha avviato un’importante indagine riguardante la Fondazione Milano-Cortina 2026.

Martedì 21 maggio, la sede della Fondazione è stata oggetto di perquisizioni da parte delle autorità, che stanno investigando su presunti casi di corruzione e turbativa d’asta legati agli appalti per le Olimpiadi invernali. Tra i tre indagati figura anche Vincenzo Novari, ex amministratore delegato della Fondazione.

L’inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Francesco Cajani e Alessandro Gobbis sotto la supervisione del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, si concentra sugli appalti per i servizi digitali affidati alla società Vetrya, ora Quibyt. La Guardia di Finanza ha acquisito documentazione cartacea e informatica per fare luce sulle gare d’appalto e sui possibili illeciti.

Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, insieme a dieci agenti del Nucleo di polizia economico-finanziaria, ha eseguito un decreto di perquisizione nella sede della Fondazione Milano-Cortina. Gli inquirenti cercano prove di irregolarità nelle gare d’appalto che hanno visto protagonista la società di servizi informatici e hosting, quotata in Borsa dal 2016.

L’ANSA riporta che gli altri due indagati sono un ex dirigente della Fondazione e l’ex rappresentante legale di Vetrya. L’inchiesta rappresenta un duro colpo per l’organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, gettando un’ombra sulle procedure di assegnazione degli appalti.

Questa situazione sottolinea l’importanza della trasparenza e della legalità nell’organizzazione di eventi internazionali di grande rilevanza. La Fondazione Milano-Cortina dovrà ora affrontare le conseguenze di queste accuse e collaborare con le autorità per chiarire ogni aspetto delle indagini in corso.

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