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La procura Antimafia ha chiesto pesanti condanne nel caso di traffico di droga che ha coinvolto Scafati e Santa Maria la Carità.

I fatti, che si sono svolti tra il 2017 e il 2018, sono stati attribuiti a un’organizzazione considerata di natura mafiosa. Sono stati 13 gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato, mentre per gli altri coinvolti è previsto il rito ordinario.

Secondo le indagini dei carabinieri, il traffico di stupefacenti era gestito da un capo promotore e organizzatore, G.B., già coinvolto in precedenti indagini Antimafia. Le attività di spaccio coinvolgevano marijuana, cocaina e hashish, con diversi ruoli assegnati agli imputati, dal rifornimento dei fornitori alla consegna ai pusher e al recupero dei crediti. Gli incontri per individuare nuovi clienti avvenivano in luoghi come un bar e gli uffici di una ditta di noleggio auto.

L’aggravante mafiosa viene attribuita ai capi del “sistema”. Tra gli oltre 70 capi d’accusa figurano cessioni e possesso di stupefacenti di vario tipo, tra cui la vendita di droga per un valore superiore a 12mila euro a una coppia di coniugi di Battipaglia. La decisione sul rinvio a giudizio o il proscioglimento degli altri imputati è attesa nei prossimi giorni.

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