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A Foggia, il Tribunale ha inflitto una condanna a due anni di reclusione e la confisca di beni per un valore di oltre 2 milioni di euro a due imprenditori locali.

Tali misure sono state prese in seguito alla scoperta di gravi irregolarità fiscali e fallimentari legate alla loro attività nel commercio di materiali edili.

Durante un’ispezione fiscale, la Guardia di Finanza ha rivelato l’esistenza di una contabilità parallela e di vendite non documentate, ovvero “in nero”.

Queste operazioni illegali includevano l’uso di documenti contabili falsi e un magazzino sottratto al controllo fiscale, alimentando un apparente stato di crisi finanziaria della società, che aveva persino richiesto il concordato preventivo.

La ricostruzione delle attività illecite ha portato alla luce una situazione di bancarotta fraudolenta e di infedele dichiarazione, culminata nelle sentenze di condanna e nella confisca di importanti beni immobili e mobili.

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