Dopo oltre 15 mesi trascorsi nel carcere di Budapest, Ilaria Salis, l’attivista italiana conosciuta per il suo impegno sociale, è stata finalmente trasferita agli arresti domiciliari.

La notizia è stata confermata oggi, 23 maggio, in vista della terza udienza del suo processo, prevista per domani.

Ilaria è stata arrestata l’11 febbraio 2023 insieme ad altri attivisti tedeschi, accusata di aver aggredito tre militanti neonazisti nella capitale ungherese. A seguito di diverse contestazioni riguardanti le condizioni di detenzione e dopo un acceso dibattito pubblico, il 15 maggio il tribunale di Budapest ha accolto l’appello della difesa. La corte ha concesso a Salis il trasferimento agli arresti domiciliari, a condizione del pagamento di una cauzione di 40mila euro e del monitoraggio tramite braccialetto elettronico.

Il trasferimento di Ilaria è avvenuto in gran segreto, senza la presenza dei media, su decisione della famiglia che ha espresso preoccupazioni per la sicurezza dell’attivista. Nonostante la delicatezza della situazione, la famiglia ha espresso sollievo e speranza. “Finalmente abbiamo la possibilità di riabbracciare Ilaria, speriamo che questa sia una tappa temporanea prima di vederla finalmente in Italia”, ha commentato Roberto Salis, padre di Ilaria, all’agenzia Ansa.

Ilaria Salis è nota non solo per il suo attivismo, ma anche per la sua candidatura alle elezioni europee con la lista di Avs-Alleanza Verdi e Sinistra nel Nord-Ovest, dimostrando il suo impegno continuo nei confronti delle questioni sociali e politiche.

Il caso di Ilaria Salis ha attirato l’attenzione internazionale, mettendo in luce tematiche di diritti umani e giustizia. Mentre si prepara per la prossima udienza, la comunità internazionale e i sostenitori di Salis rimangono vigili, sperando in un esito giusto e favorevole per l’attivista.

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