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L’attentato che ha scosso la Crocus City Hall di Mosca, causando la morte di 145 persone tra agenti di sicurezza e spettatori, ha portato a una vasta operazione investigativa che ha recentemente visto la sua conclusione.

Alexander Bortnikov, il direttore dell’Fsb, ha rivelato che l’attacco è stato meticolosamente pianificato e eseguito da militanti del gruppo Khorasan dell’Isis, con base nella regione afghano-pakistana. Le rivelazioni sono state fatte durante una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali degli Stati membri della CSI a Bishkek.

Bortnikov ha anche indicato un coinvolgimento “diretto” dell’intelligence ucraina nell’organizzazione dell’attentato, una dichiarazione che potrebbe avere significative ripercussioni politiche e diplomatiche. L’indagine ha portato all’arresto di più di 20 persone, che includono esecutori diretti e complici dell’attacco terroristico.

In base alle informazioni rilasciate, alcuni attaccanti erano arrivati in Russia dalla Turchia poco prima della strage, e uno di loro ha confessato di aver ricevuto un’offerta di mezzo milione di rubli per partecipare all’attentato. Inoltre, è emerso che i terroristi, dopo l’attacco, avevano ricevuto ordini di dirigersi verso il confine ucraino, dove era stata preparata una “finestra” per facilitare la loro fuga.

Il direttore dell’Fsb ha assicurato che ogni aspetto del crimine verrà accuratamente esaminato e che nessuno degli implicati sfuggirà alla giustizia. Questa tragica serie di eventi ha messo in evidenza la complessità e la pericolosità delle reti terroristiche internazionali e il loro impatto devastante.

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