In un episodio di violenza senza precedenti nel carcere di Carinola, un detenuto ha aggredito otto agenti di polizia penitenziaria in una singola giornata, causando ferite che hanno richiesto cure ospedaliere.

La denuncia è stata fatta da Domenico De Benedictis, segretario nazionale dell’Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione (UILPA), evidenziando come questo episodio sia solo l’ultimo di una serie di aggressioni che si registrano con frequenza allarmante.

Il detenuto responsabile, già noto per i suoi comportamenti violenti e per cui era stato invano richiesto un trasferimento, ha attaccato due poliziotti penitenziari al mattino, due nel pomeriggio, oltre a un ispettore, due sovrintendenti e un altro agente. Questa escalation di violenza solleva serie preoccupazioni sulla sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie italiane e sulla gestione dei detenuti particolarmente violenti o pericolosi.

Le statistiche regionali indicano un aumento preoccupante degli episodi di aggressioni all’interno dei carceri della Campania, con ben 77 aggressioni nei primi quattro mesi del 2024, una media di 20 al mese, rispetto a una media regionale di 10. Questo trend allarmante sottolinea l’urgenza di interventi per rafforzare la sicurezza e migliorare le condizioni di lavoro per il personale penitenziario.

De Benedictis ha criticato le attuali politiche carcerarie, definendole mere “operazioni di facciata” e sottolineando la necessità di un cambiamento radicale per affrontare le condizioni spesso disumane e pericolose all’interno delle carceri italiane. “Le carceri scoppiano e la pianta organica è inadeguata; in carcere oggi, nella migliore delle ipotesi, si peggiora o altrimenti si soccombe”, ha dichiarato De Benedictis, facendo appello a interventi concreti e sostenuti per risolvere questa crisi crescente.

Questa situazione pone importanti questioni etiche e operative sul sistema carcerario, sollecitando un dibattito urgente sulla necessità di riforme in grado di garantire la sicurezza di tutti – sia del personale che dei detenuti – e di promuovere una giustizia penale che sia efficace, equa e umana.

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