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La tragedia di Ustica continua a essere un enigma irrisolto nella storia italiana, complicato ulteriormente dalle recenti dichiarazioni di Giuliano Amato, figura storica della politica italiana.

Dapprima, in un’intervista rilasciata a Repubblica lo scorso settembre, Amato aveva puntato il dito contro la Francia, suggerendo che un missile francese avesse abbattuto il Dc-9 Itavia in un tentativo di assassinare Gheddafi. Questa affermazione ha scatenato non poche polemiche e richieste di scuse ufficiali da parte del presidente Macron.

Tuttavia, a distanza di soli nove mesi, durante una puntata di _Report_, Amato ha completamente cambiato versione, escludendo la Francia dalla lista dei possibili responsabili e interrogandosi sulle motivazioni che avrebbero potuto spingere la Francia a compiere un tale atto. Questa smentita ha lasciato interdetti molti osservatori e ha messo in dubbio la credibilità delle sue precedenti affermazioni.

Il colpo di scena è arrivato poco dopo nella stessa puntata di _Report_, dove si è ipotizzato che a causare la caduta del Dc-9 Itavia sia stato un aereo da combattimento israeliano, in un presunto errore operativo legato alla volontà di bloccare una fornitura di uranio arricchito a Saddam Hussein. Questa tesi si appoggia alle indagini e rivelazioni contenute nel libro di Claudio Gatti, che ripropone una “pista israeliana” già considerata poco probabile in passato.

Queste continue giravolte narrative non solo alimentano ulteriori speculazioni e teorie del complotto ma soprattutto perpetuano un clima di incertezza e dolore per i familiari delle vittime, che dopo decenni attendono ancora risposte concrete e definitive sulla tragedia che ha colpito i loro cari.

La tragedia di Ustica, con tutte le sue ipotesi e contro-ipotesi, rimane una pagina dolorosa della storia italiana, un mistero non ancora del tutto chiarito che continua a sollevare più domande che risposte. Resta da vedere se emergereanno nuove evidenze o se questo caso continuerà a essere avvolto nel mistero, con la speranza che un giorno possa essere fatta piena luce per rendere giustizia alle vittime di una delle più oscure tragedie aeree della storia italiana.


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