La manovra di bilancio, fondamentale pilastro del governo Meloni , ha preso forma senza richiedere la fiducia alla Camera, segnando un passo cruciale verso la sua definitiva approvazione.
L’assenza di emendamenti da parte della compagine di Meloni e il rigetto di quelli presentati dall’opposizione hanno delineato un voto chiaro: 200 favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti.
Con una cifra notevole di 28 miliardi destinati a interventi cruciali come il taglio del cuneo fiscale, la riforma dell’IRPEF e aiuti alle famiglie, il governo ha sottolineato la priorità data alle persone e alle imprese.
La premier Giorgia Meloni ha elogiato la manovra come un sostegno alle famiglie, al lavoro e alle imprese, sottolineando l’approvazione senza ricorso alla fiducia e ringraziando anche le opposizioni per il contributo al dibattito.
Dall’altra parte della Camera la segretaria PD Elly Schlein ha criticato fortemente la manovra, definendola ‘figlia dell’arroganza’ e accusando il governo di ignorare le necessità dei cittadini.
Una delle controversie emerse riguarda il mancato finanziamento della fondazione Ebri Rita Levi-Montalcini, che svolge ricerche sulle malattie neurodegenerative. Nonostante le proteste, la maggioranza ha difeso la propria posizione, evidenziando la complessità delle decisioni.
Le opposizioni, a cominciare da Mara Carfagna di Azione e Giuseppe Conte del M5S, hanno criticato la manovra per mancanza di visione e approccio agli emergenti problemi sanitari e fiscale.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato il ruolo centrale della manovra e ha esortato al proseguimento di un percorso di prudenza e fiducia.
Intanto, dal Milleproroghe emergono nuovi aumenti dei pedaggi autostradali, scatenando proteste tra i consumatori. La discussione sulla manovra continua a suscitare dibattito e critiche, evidenziando il divario tra le diverse prospettive politiche sull’efficacia e l’impatto della manovra sul futuro del paese.”
Ultime notizie dal Panorama Italiano Fonte: Il Corriere della Sera
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