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È scomparso a 78 anni Paul Alexander, noto come “l’uomo dal polmone d’acciaio”, un’icona di resilienza che ha vissuto per 70 anni chiuso in un macchinario di ventilazione artificiale a seguito della paralisi causata dalla poliomielite. Paul ha lasciato un segno indelebile, dimostrando una straordinaria forza interiore nonostante le sfide inimmaginabili affrontate per tutta la vita.

Colpito dalla poliomielite a soli 6 anni a Dallas, nel 1952, Paul perse la capacità di muoversi autonomamente e di respirare senza assistenza. Da allora, è stato confinato in un polmone d’acciaio, un macchinario di quasi 300 chili che gli permetteva di sopravvivere. Nonostante le limitazioni fisiche, ha conquistato traguardi significativi, diplomandosi al liceo e laureandosi all’Università del Texas per diventare avvocato.
Christopher Ulmer, organizzatore della raccolta fondi per Paul, ha annunciato la sua scomparsa, sottolineando la positiva influenza che Paul ha esercitato nel mondo. La sua storia, straordinaria e commovente, ha ispirato persone in tutto il globo.
Ulmer ha ricordato Paul come un modello incredibile, sottolineando il suo impatto positivo sulla comunità. Nonostante le circostanze avverse, Paul ha affrontato la vita con coraggio e determinazione, diventando autore e trasmettendo la sua esperienza attraverso un libro autobiografico pubblicato nel 2020, intitolato “Three Minutes for a Dog”.
Con la sua scomparsa, “Polio Paul” lascia un vuoto nel cuore di coloro che hanno condiviso la sua straordinaria storia di forza, perseveranza e spirito indomito.

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