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Per la prima volta, i Berretti Verdi statunitensi si trovano a soli 3 chilometri dalla costa cinese, intensificando l’addestramento delle forze taiwanesi a resistere a un’eventuale invasione con tattiche di guerriglia.

. La missione, considerata “permanente”, ha l’obiettivo di preparare le forze di Taiwan a contrastare un possibile attacco cinese, rendendolo sanguinoso e prolungato.

Kinmen e Penghu, gruppi di isolette strategiche, sono identificate come i primi obiettivi di un eventuale sbarco cinese. L’invio dei Berretti Verdi, rivelato dalla stampa di Taipei, rappresenta un passo significativo nella politica americana, tradizionalmente avvolta nell’ambiguità strategica. L’addestramento si concentra sulla difesa asimmetrica, mirando a resistere alla superiorità cinese con tattiche di guerriglia.

Le forze speciali statunitensi, ora a portata di tiro dalla costa cinese, operano in modo permanente, approvate dal National Defense Authorization Act del 2022. Gli analisti militari ritengono che la difesa di Kinmen e Penghu darebbe tempo agli Stati Uniti di mobilitare il consenso politico e fornire soccorsi in caso di un’aggressione cinese a Taiwan.

I Berretti Verdi portano con sé Black Hornet Nano, droni di sorveglianza avanzati, che offrono un’ulteriore capacità di rilevamento. Il colonnello Martin Meiners del Pentagono mantiene una posizione di “no comment”, ma sottolinea l’impegno degli Stati Uniti nella difesa di Taiwan, allineato alla minaccia della Repubblica Popolare Cinese.

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