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Franco Cappadona, ex luogotenente dei carabinieri condannato a 6 anni e 5 mesi di reclusione, ha fatto richiesta per ottenere il pagamento delle licenze non godute e delle cure termali, ma la sua richiesta è stata temporaneamente sospesa.

Cappadona, noto per essere stato a capo della squadra di polizia giudiziaria in Procura a Padova per un quarto di secolo, è stato sospeso dall’impiego a causa dei suoi guai giudiziari, fino alla sua pensione. Tuttavia, non soddisfatto, ha chiesto il pagamento delle licenze e delle cure termali non usufruite durante il periodo di sospensione.
Le richieste di Cappadona riguardano licenze ordinarie e speciali non godute per motivi di servizio e malattia, oltre alle cure termali per patologie legate al servizio. Tuttavia, sia il Tribunale Amministrativo del Veneto che il Consiglio di Stato hanno respinto le sue istanze, dichiarando il giudizio “estinto per perenzione”.
La perenzione è stata determinata a causa dell’inerzia processuale di Cappadona nel presentare le istanze entro i termini previsti dalla legge. Nonostante le sue argomentazioni sul ritardo causato dalla detenzione carceraria e domiciliare, i magistrati hanno sottolineato che non sono state utilizzate le opportunità a disposizione per evitare la perenzione del giudizio.
Al momento, la richiesta di Cappadona è sospesa in attesa di ulteriori sviluppi processuali.

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