0

Una notte che doveva essere di serenità si è trasformata in tragedia per Vida Shahvalad, una giovane studentessa iraniana di 21 anni, trasferitasi a Napoli per frequentare l’università, e il suo fidanzato Vincenzo Nocerino, di 24 anni.

I due sono stati trovati senza vita, ancora abbracciati, all’interno di un box auto a Secondigliano, la mattina del 16 marzo. La causa della loro morte è stata attribuita all’inalazione di monossido di carbonio, probabilmente rilasciato dalla Fiat Panda lasciata accesa durante la notte per riscaldarsi.
La tragedia si è trasformata in un’altra battaglia per la famiglia di Vida, poiché le autorità iraniane hanno rifiutato la richiesta di rimpatriare il suo corpo. Il regime iraniano ha etichettato la giovane come “donna di facili costumi”, rendendo così difficile per la famiglia onorare la sua memoria.
L’appello per restituire l’onore a Vida e aiutare la sua famiglia a riportare la sua salma in Iran è stato lanciato da Ahmad Bahramzadeh, un amico di Vida, e sostenuto dal padre del fidanzato. La situazione ha sollevato un’ondata di solidarietà e compassione, mentre entrambe le famiglie cercano di affrontare questa terribile perdita.
Ora, mentre si aspettano i risultati dell’autopsia per chiarire le cause esatte della morte dei due giovani, le famiglie cercano di affrontare il dolore e l’inevitabile complesso processo di lutto, nella speranza di trovare pace e giustizia per i loro cari.

BRESCIA- Condannato a Sei Anni il Marito Violento: Anni di Soprusi e Terrore

Previous article

TORINO- Giovane Aggredito con Machete: Amputata la Gamba per Salvargli la Vita

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.

More in Cronaca