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Dopo una serie di controlli effettuati in tre cantieri edili situati a Cattolica Eraclea e Sciacca, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Lavoro hanno scoperto numerose irregolarità. Tra queste, la presenza di un lavoratore “in nero” e quattro lavoratori irregolari, oltre a gravi problemi relativi alla sicurezza sul lavoro.

Uno dei cantieri sottoposti a verifica è stato quello dell’area archeologica di Eraclea Minoa, a Cattolica Eraclea, dove si sta procedendo al recupero di beni di interesse storico. Qui è stato deferito un 58enne, amministratore dell’impresa responsabile dei lavori, per una serie di violazioni, tra cui l’uso di attrezzature non conformi e la mancanza di recinzione del cantiere.
Anche il coordinatore della sicurezza è stato coinvolto, poiché non ha adottato le necessarie misure di sicurezza, come la sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e imminente. In un altro cantiere a Cattolica Eraclea, un altro imprenditore è stato denunciato per aver trascurato la protezione dello scavo contro il pericolo di seppellimento e per non aver fornito la necessaria formazione e informazione ai lavoratori.
A Sciacca, durante un’ispezione in un cantiere nel centro della città, un imprenditore e un coordinatore della sicurezza sono stati denunciati per l’utilizzo di ponteggi non conformi alle normative e per altre violazioni relative alla sicurezza sul lavoro.
Complessivamente, sono state elevate ammende per un totale di 85.000 euro e sanzioni per 10.000 euro. Due imprese sono state temporaneamente sospese dall’attività lavorativa a causa delle gravi violazioni riscontrate.
Questi controlli dimostrano l’importanza di garantire la sicurezza sul lavoro e di contrastare il lavoro nero e le pratiche irregolari nel settore edile.

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