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La Polizia di Stato ha eseguito ieri un mandato di espulsione emesso dal Prefetto nei confronti di un cittadino filippino di 44 anni residente a Como, rimpatriandolo immediatamente nel suo Paese d’origine.

Lo straniero, presente in Italia dal 2010, ha visto revocato il suo permesso di soggiorno dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Como a seguito di una condanna a 2 anni e quattro mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia commessi ai danni della moglie nel periodo dal 2010 al 2021.
Il cittadino filippino, sotto l’effetto di shaboo, una potentissima anfetamina, ha ripetutamente minacciato, percosso e causato lesioni alla propria moglie, talvolta usando coltelli da cucina, davanti ai loro figli minori. In una circostanza, lo ha anche costretta a rapporti sessuali. A seguito della sua condanna e dell’istruzione della pratica di revoca del permesso di soggiorno da parte degli operatori dell’Ufficio Immigrazione, lo straniero è stato espulso dal territorio nazionale e accompagnato dai poliziotti a Manila, nelle Filippine.
Questo episodio rappresenta il ventesimoquinto accompagnamento alla frontiera eseguito dalla Questura di Como dall’inizio dell’anno. La decisione di espulsione è stata presa in seguito a gravi violazioni della legge e a comportamenti che ledono i diritti fondamentali di una persona, mostrando il fermo impegno delle autorità nell’assicurare la sicurezza e il rispetto dei valori di convivenza nella comunità locale.

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