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Le auto ibride plug-in hanno da tempo promesso consumi ed emissioni eccezionalmente bassi. Tuttavia, un report della Commissione Europea ha finalmente esposto la cruda realtà: i dati dichiarati dai costruttori sono falsi, e di gran lunga inferiori alla verità.

Il rapporto dettagliato della Commissione Europea ha rivelato discrepanze sorprendenti tra i consumi effettivi e quelli dichiarati. Mentre le auto tradizionali a benzina e diesel rimangono relativamente fedeli alle dichiarazioni dei produttori, le ibride plug-in mostrano consumi eccessivi di oltre tre volte rispetto a quanto pubblicizzato. Ciò significa emissioni di gas serra fino a tre volte e mezzo superiori a quanto dichiarato.
La causa di questa discrepanza risiede nell’uso effettivo delle auto ibride plug-in da parte dei conducenti. Molti proprietari, pur avendo ricevuto incentivi statali, non ricaricano regolarmente le batterie per una serie di motivi, tra cui la scarsità di stazioni di ricarica e la perdita di tempo associata alla ricarica. Questo comporta che le auto funzionino principalmente con il motore a combustione interna anziché in modalità elettrica, aumentando drasticamente i consumi reali.
Inoltre, la dimensione delle batterie e il peso aggiuntivo delle ibride plug-in le rendono meno efficienti rispetto alle full hybrid nei lunghi viaggi, quando la batteria è esaurita.
Questa rivelazione solleva interrogativi significativi sull’efficacia e l’onestà delle informazioni fornite dai produttori di auto ibride plug-in. È evidente che sono necessarie misure correttive urgenti per garantire che i consumatori possano prendere decisioni informate sull’acquisto di veicoli ecologici.

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