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Matteo Vetrano, 33enne di Leverano, si trova al centro di un intricato caso di detenzione di droga e armi clandestine. Arrestato di recente dalla polizia di Nardò, Vetrano ha ammesso di spacciare droga, ma ha fornito dichiarazioni contraddittorie riguardo alla pistola con matricola abrasa trovata in auto, definendola una semplice scacciacani.

Durante l’interrogatorio di convalida, Vetrano ha mantenuto una posizione ambigua, rifiutandosi di fornire dettagli sulla provenienza della droga e fornendo spiegazioni poco convincenti riguardo all’arma trovata in suo possesso. Nonostante i suoi tentativi di difesa, il giudice ha deciso di confermare gli arresti domiciliari, evidenziando il rischio di reiterazione dei reati, anche considerando i precedenti penali del giovane.

Le indagini hanno rivelato un’attività di spaccio direttamente dalla sua abitazione, con la polizia che lo ha sorpreso mentre usciva dalla sua casa con sacchetti contenenti droga. La perquisizione ha portato al sequestro di diverse sostanze stupefacenti, un’arma clandestina e denaro contante.

Nonostante le dichiarazioni contrastanti di Vetrano, le prove raccolte dalla polizia indicano chiaramente il coinvolgimento del giovane in attività illegali. Ora, mentre si trova agli arresti domiciliari, ulteriori indagini sono in corso, compreso l’analisi del suo smartphone, al fine di chiarire completamente la situazione.

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