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Roberto Salis, il padre di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria da oltre 13 mesi, ha scritto una commovente lettera su La Repubblica. Rispondendo a un intervento di solidarietà, Salis ha sottolineato l’importanza di non rimanere inermi di fronte ai tentativi di riemergenza dell’ideologia nazista o fascista.

Descrivendo Ilaria come una persona che agisce secondo le proprie convinzioni ideologiche, Salis ha esortato a combattere affinché l’Unione Europea renda intollerabili tali manifestazioni sul proprio territorio.
Raccontando le difficoltà affrontate dalla figlia, Salis ha denunciato il clima illiberale in Ungheria e ha criticato coloro che si rifiutano di prendere posizione nella questione di Ilaria. Manifestando gratitudine per la reazione del Presidente Mattarella, che ha espresso vicinanza e interesse per il caso, Salis ha evidenziato l’importanza di continuare la lotta per i valori per cui Ilaria combatte.
Ilaria Salis, attualmente detenuta in un carcere di massima sicurezza a Budapest, ha espresso gratitudine per la telefonata del Presidente Mattarella, sottolineando il suo coinvolgimento e la rapidità della sua risposta. La prossima udienza è prevista per il 24 maggio.
Questa lettera toccante di Roberto Salis riflette la determinazione e la forza di coloro che si oppongono al ritorno di ideologie dannose, riaffermando la necessità di combattere per i valori fondamentali della democrazia e della libertà.

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