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Una nuova ondata di sbarchi ha colpito Lampedusa, con 400 persone giunte nell’arco di sole 24 ore. Il numero include 167 migranti, di cui 46 sono stati localizzati sull’isolotto di Lampione. Questi individui, provenienti da Benin, Camerun, Costa d’Avorio e Guinea Konakry, erano partiti da Sfax, in Tunisia.

Le autorità hanno identificato un altro gruppo di migranti, composto da bengalesi, egiziani e siriani, intercettati a Cala Madonna. Questo recente afflusso porta a 401 il totale dei migranti arrivati alle Pelagie dalla mezzanotte.
Di questi, 288 saranno trasferiti da Lampedusa a Porto Empedocle per essere successivamente indirizzati in altri centri di accoglienza. Questa strategia, resa possibile grazie a una nuova struttura inaugurata all’inizio di marzo, mira a ridurre le lunghe attese sui moli prima del trasferimento.
Intanto, altri 49 migranti sono sbarcati a Lampedusa, portando il totale a 189 arrivi dalla mezzanotte. Questi individui, provenienti da vari paesi subsahariani, hanno affermato di essere partiti anch’essi da Sfax, in Tunisia.
Parallelamente, le autorità tunisine hanno impedito 55 tentativi di attraversamento clandestino delle frontiere marittime, salvando 1867 persone e recuperando 13 corpi. Inoltre, sono state arrestate 14 persone coinvolte nel traffico di esseri umani e sequestrati motori marini e imbarcazioni utilizzate per le traversate illegali.
La situazione evidenzia la complessità e l’urgenza della gestione delle migrazioni nel Mediterraneo, con l’Italia e i paesi limitrofi chiamati a fronteggiare questa sfida in continua evoluzione.

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