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Il Brasile è attualmente sotto l’allarme a causa della Dengue, con i primi tre mesi del 2024 che hanno segnato un tragico record di oltre mille morti causate dal virus trasmesso dalle zanzare. Questo dato ha superato il precedente record storico, stabilendo un nuovo e allarmante standard per la diffusione della malattia nel paese sudamericano.

Secondo i dati del ministero della Salute brasiliano, nei primi tre mesi di quest’anno sono stati registrati quasi tre milioni di casi confermati, un incremento significativo rispetto all’intero anno precedente. Questo aumento repentino e massiccio dei casi di Dengue ha messo in allerta le autorità sanitarie non solo in Brasile, ma anche in altri paesi dell’America Latina, tra cui l’Argentina.
Anche in Italia, dove la zanzara tigre è ampiamente diffusa, c’è preoccupazione per il possibile diffondersi della Dengue. Nonostante non sia presente la zanzara Aedes aegypti, principale vettore del virus, sono stati segnalati casi di Dengue importati dai viaggiatori e di contagi avvenuti direttamente nel paese.
Tuttavia, c’è una luce di speranza proveniente dall’Australia, dove un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio che potrebbe portare a una soluzione innovativa per combattere la diffusione della malattia. Utilizzando un batterio presente in molte altre specie di insetti, i ricercatori sono riusciti a ridurre significativamente la capacità delle zanzare Aedes Egypti di infettare gli esseri umani.
Questa scoperta potrebbe rivoluzionare l’approccio alla prevenzione e al controllo della Dengue, offrendo una nuova speranza nella lotta contro questa malattia debilitante.

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