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Alessandro Cataldo, nel mezzo di un intricato giallo giudiziario, si difende dalle accuse di corruzione e depistaggio, rivelando dettagli sorprendenti durante l’interrogatorio davanti al gip. L’ex marito della Maurodinoia, coinvolto nelle primarie di Bari, svela di essere stato avvertito di un presunto complotto ai suoi danni.

Durante la perquisizione per gli arresti domiciliari, i carabinieri hanno rinvenuto una pen drive contenente un enigmatico filmato, che Cataldo descrive come la trama di un complotto ordito contro di lui. Tuttavia, la Procura di Bari ritiene che possa trattarsi di un tentativo di depistaggio.
Il video, girato 24 giorni prima dell’arresto, mostra un incontro tra Cataldo e Armando De Francesco, suo ex collaboratore, durante il quale quest’ultimo sembra accusarlo di essere coinvolto in un sistema di compravendita di voti. Queste affermazioni hanno avviato l’inchiesta sul cosiddetto “metodo Sandrino”, che coinvolge anche la ex moglie di Cataldo, Anita Maurodinoia.
Nel corso dell’incontro, De Francesco si scusa con Cataldo per averlo coinvolto, spiegando di essere stato influenzato da un maresciallo della Finanza. Cataldo, dopo aver sentito queste parole, decide di registrare segretamente l’interazione per raccogliere prove a suo favore.
Questi sviluppi gettano ulteriore luce sul caso, offrendo nuovi dettagli su presunti intrighi e alleanze oscure. Tuttavia, la verità rimane ancora da chiarire, e il destino di Cataldo è appeso a un filo mentre l’indagine continua a svelare nuovi tasselli del puzzle.

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